sabato 11 ottobre 2014

Il Maggio: La Melodia di Firenze.

Dopo una stagione con il Maggio Musicale Fiorentino come fotografa, Azzurra Becherini realizza una mostra fotografica a Le Murate (Piazza delle Murate) a Firenze basata sulla sua esperienza.
 Il vernissage della mostra allestita da Valentina Nazionale sarà Giovedì 16 Ottobre, nell'occasione suoneranno il Trio di flauti dolci “Chicas del David” (Lady Johanna Lopez Valencia, Urška Cvetko, Lenka Molčányiová) e prensentato il dvd "Luce sul Maggio - Frammenti storici del Festival". 



La mostra dura fino al 30 ottobre, per chi non conosce Firenze, "Le Murate" sono il vecchio carcere maschile di Firenze per oltre cento anni e prima ancora un ex-monastero. Attualmente è uno spazio rivalutato molto suggestivo, con (bellissime) case popolari, caffè letterari e iniziative culturali.

Intervisto la fotografa Azzurra Becherini sulla sua mostra per capire meglio cosa ha unisce i due mondi musicale e fotografico.
Pensi che Fotografia e Musica sono due arti che possono comunicare? In che maniera?
Vista e Udito sono due dei sensi che assieme comunicano tra loro. Entrambi creano visioni e "melodie", emozionano chi ne fruisce. La loro commistione di arti creano emozioni bellissime.



Quale è l'obiettivo della tua mostra?
La mostra si chiama "Il Maggio: La Melodia di Firenze" e si muove attraverso le immagini dei concerti, degli incontri, degli spettacoli, delle mostre, nei mille luoghi della città. Come fotografa e artista residente del festival, ho cercato di ascoltare, vedere e cogliere questo spirito, questa voce, questa melodia.

Hai avuto l'onore di scattare il grande maestro Riccardo Muti, come è stato?
Bellissimo. Un uomo veramente carismatico. Per me è stato un vero onore di scattare come unica fotografa presente un maestro di quel calibro e conoscerlo è stato davvero interessante.




Quale momento che hai scattato ti ha più emozionato?
Non c'è un momento preciso che mi ha emozionato piu' degli altri. Ogni volta che ho scattato un evento, uno spettacolo, un concerto è stata un emozione speciale diversa e unica. Ogni evento è stato unico, come location, come emozione.

Spiegami meglio.
Quello che più mi ha colpito è stato trovarmi in spazi atipici per la musica, come musei o  gli archivi storici della biblioteca nazionale. Luoghi veramente suggestivi di Firenze e per questo devo ringraziare la sensibilità dell'organizzatore degli eventi attorno al festival Giovanni Vitali.

MG.

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