mercoledì 30 aprile 2014

Jackson Pollock, la figura della furia


- per la contrapposizione degli stili
- per un Pollock che non conosciamo
- Perché un anniversario va "festeggiato"



Chi pensa ad una mostra di Jackson Pollock, generalmente non immagina opere piccole dove lo spazio e le forme sono contenute, bensì opere di grandi dimensioni, piene di colore, fatte senza cavalletto né pennelli, quelle tele che appoggiate al pavimento lo riempiono e attorno alle quali l'artista gira per "entrarci" ed esprimere tutta la sua forza.
Questo è il Pollock che conosciamo, l'americano che dipinge con la tecnica del dripping (sgocciolatura) utilizzando bastoncini, cazzuole, smalti e impasti materici, l'artista che mette alla base di ogni opera impulso e istinto.



La mostra, a cura di Sergio Risaliti  e Francesca Campana Comparini, è strutturata in due sezioni ed esprime la furia nelle sue forme e nei suoi colori. Quello che vediamo nella suggestiva Sala dei Gigli, però, è il "secondo" Pollock.

Ma per quale logica e per quale motivo questo artista così moderno viene ospitato in un palazzo rinascimentale?
La risposta la troviamo nella sua formazione: Michelangelo!
La mostra, infatti, fa parte di un progetto di iniziative culturali dedicato al 450° anniversario della morte del Buonarroti.

Il "primo" Pollock, quello che pochi conoscono, ha studiato le forme e la "forza" sui corpi disegnati dal Maestro.



Questa selezione di disegni, realizzati da Pollock durante gli anni della formazione presso l’Art Students League di New York e conservati presso il Metropolitan Museum di New York, ci permette di conoscere la mano e lo stile dell'artista, del quale sono famose al pubblico solo le "macchie di colore", prima dell'evoluzione.
La sua preparazione artistica ha una base figurativa che viene abbandonata e sostituita con la tecnica del dripping, dell'antifigurativo e dell'astrattismo nel momento in cui istinto e genio prendono vita nella sua pittura e l'uso della mano diventa uso del corpo al completo.




Le opere esposte non sono molte ma permettono allo spettatore di farsi un'idea del processo evolutivo dell'artista, che venga compreso e apprezzato o meno!

Dove? Firenze, Palazzo Vecchio, fino al 27 luglio 2014.


marel

giovedì 10 aprile 2014

Non buttiamoci giù

di Pascal Chaumeil

-Quel buon sapore di una storia inglese;
-Tratto da un libro di Nick Horby;
-L'interpretazione di Imogen Poots;

 
 
Premetto che non ho letto il libro di Nick Horby e non posso dire la fatidica frase "Si ma insomma, rispetto al libro che delusione!". Nick Horby è dagli anni '90 uno dei romanzieri inglesi più utilizzati dal cinema, basti pensare a"About a boy", "È nata una star?", "Febbre a 90°" e "Alta Fedeltà". In questo caso lo scrittore inglese non ha partecipato alla sceneggiatura (e a detta di molti si sente), ma "Non buttiamoci giù" presenta diversi punti in comune, sopratutto rispetto  a "About a boy", in particolar modo al cinismo di Pierce Brosnan simile a quella di Nick Hornby.

Fine dei punti negativi, passiamo agli aspetti positivi.
Il film tratta due temi spigolosi con un'ironia e leggerezza difficile da trovare.
Il primo tema è quello della depressione. I quattro protagonisti si trovano infatti, all'inizio del film, sul tetto di un palazzo per suicidarsi, ognuno per un motivo differente. Sarà proprio la complicità nelle difficoltà ad unire le quattro personalità, fra di loro molto differenti, in una sorta di gioco di squadra leggero e allegro. Anzi la loro diversità sarà proprio il punto di forza nell'aiutarsi l'uno con l'altro.
Il secondo tema è quello della difficoltà per un parente di vivere una disabilità pesante e incurabile in famiglia. Il tema non è trattato con pietà o lacrimevole compassione ma, come tutto il film di Pascal Chaumeil, è la forza di reagire di fronte alle avversità, la vera mossa vincente dell'unione dei protagonisti.



Ciliegina sulla torta del film è la bravura dell'attrice inglese Imogen Poots, interprete della ricca e svitata ragazza londinese.
"Non buttiamoci giù" non sarà il film dell'anno, ma la pellicola lascia una buona sensazione all'accensione delle luci.

MG.

giovedì 3 aprile 2014

Seminari di Introduzione al Giornalismo - Comeana.

- Per l'interessante programma dei seminari;
- Per l'oppurtunità di parlare con chi lavora nei vari ambiti dell'informazione;
- Perchè... è gratis!





Si terranno nello Spazio Giovani in Piazza C. Battisti, 17/18 a Comeana (PO) i Seminari di Introduzione al giornalismo.

Gli incontri  per conoscere i segreti del giornalismo saranno svolti da docenti scelti tra giovani professionisti del settore attivi sul territorio. Saranno in tutto 6 incontri e avranno luogo il venerdì dalle ore 18.00 alle 19.30.

I seminari si baseranno quindi sulla esperienza lavorativa quotidiana, dei relatori partecipanti, che daranno un approccio fresco e una prospettiva concreta su i primi passi da fare per entrare nel mondo del giornalismo.

Questi gli argomenti e le date degli incontri:

- 11/04/2014 Aspetto redazionale: scelte e programmazione per costruire una rivista partendo dal teatro   l'esperienza del bimestrale “L'altra città”. Relatore: Massimo Bonechi – Regista / ex- responsabile della rivista mensile “L'Altra Città”.
- 18/04/2014 Confezionare un servizio giornalistico: l’abc della realizzazione di un servizio. Relatore: Tommaso Artioli – Il Tirreno e blogger per Kalporz
- 9/05/2014 Fotografia: gli scatti giusti per blog & Co. Relatore: Marco Giani – blogger per TreMotivi e fotografo
- 16/05/2014 Scrittura giornalistica: le tecniche e i metodi per scrivere. Relatore: Lucia Pecorario – TVPrato.
- 23/05/2014 Come nasce una notizia: capire da dove si parte per scrivere un articolo e raccontare una storia. Relatore: Alessandro Pattume – Pratosfera.
- 30/05/ 2014 Grafica per blogger: imparare un metodo di lavoro per gestire un blog. Relatore: Vincenzo Merluzzo – Formatore Multimediale.




I seminari sono gratuiti, per informazioni contattare:

Spazio Giovani
055 8716213 Martedì - mercoledì - giovedì - venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Piazza C. Battisti, 17/18 (Comeana) - 59100 Carmignano (PO)
lisa.biancalani@panerosecoop.it
gbianchi@comune.carmignano.po.it

MG