sabato 11 gennaio 2014

Il giuoco al tempo di Caravaggio


- per scoprire l'arte
- per conoscere il Castello di Smilea
- per un pomeriggio in compagnia all'insegna di una buona azione


Si è conclusa il 6 gennaio 2014 la mostra "Il giuoco al tempo di Caravaggio".

Ospitata in una struttura prestigiosa del comune di montale come il Castello di Smilea, la manifestazione, a cura di Pierluigi Carofano, ha avuto come abiettivo la raccolta fondi per il fianziamento di progetti dell'Associazione "Un cuore un mondo" e della Fondazione dell'ospedale Mayer.

Le opere ospitate, "dipinti, giochi e testimonianze" che vanno dalla fine del 1500 agli inizi del 1700 ci hanno mostrato la parte ludica della vita dell'epoca illustrando personaggi intenti a praticare giochi di tutti i tipi, dalle bocce, ai dadi, agli scacchi, alle bolle e, attraverso le loro azioni e le ambientazioni abbiamo potuto percepire anche il loro umore. 

La mostra ha avuto inizio mostrandoci "Il baro", quadro realizzato dal laboratorio di Caravaggio e ha avuto seguito con altri dipinti in stile caravaggesco dando spazio a una piccola sezione dedicata a 2 artisti, Guido Reni e Bartolomeo Schedoni, che, a causa del vizio del gioco, non hanno avuto una vita semplice.
Nelle sale, oltre ai dipinti, abbiamo potuto ammirare anche giochi originali dell'epoca quali carte, tombola, biribissi (antenato della roulette) e gioco dell'oca.

Lucca, seconda metà del sec. XVII,
xilografia, mm 530×380,Bologna, coll. Silvio Berardi.

L'esposizione si è conclusa con 2 quadri di Nicolas Tournier che fanno da apertura/cornice a quella che era l'opera più importante: "Il baro", quello vero, attribuito a Caravaggio. 


Michelangelo Merisi da Caravaggio (Milano 1571 - Port’Ercole 1610) 
e collaboratore. Il baroc. 1596 olio su tela, cm 117×150,5 collezione privata

Il dipinto raffigura due ragazzi, di classe sociale diversa, che giocano a carte. 
Uno di loro, il baro, è rappresentato di spalle e permettere all'osservatore di notare l'azione irregolare al gioco, il ragazzo infatti prende le carte dai vestiti ed è in combutta col terzo personaggio dell'opera che spia le carte dell'avversario. 
Quest'opera è il simbolo dell'imbroglio.

Ottima organizzazione dell'evento con il contributo delle ragazze dell'Associazione ArteMìa, un'associazione di Promozione Sociale Pratese, che hanno aiutato i cittadini a conoscere ed immergersi nel mondo dell'arte.


marel

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