martedì 8 gennaio 2013

Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico di Luis Sepúlveda.



-          amicizia nella diversità
-          semplicità
-          messaggi squisitamente positivi




“Rieccolo”, ho pensato; e ci ho girato un mese intorno: "Lo compro, non lo compro… Orsù dunque, compriamolo!”. Ed ho fatto proprio bene. I tre quarti d’ora più dolci degli ultimi mesi.
Si tratta esattamente di quello che ci preannuncia il titolo, né più né meno: storia di un gatto e del topo che diventò suo amico; anche se a dirla tutta manca un’altra parte secondo me fondamentale ed invece riuscita a pieno nel titolo spagnolo: “Historia de Mix, de Max y de Mex” (lascio al lettore il compito d’individuare chi è l’uno e chi l’altro).Si tratta infatti di un’amicizia che include anche un essere umano.

Torniamo al libro. Lettura rapida, indolore e che infonde la voglia di “bontà”. Un’amicizia tra più esseri viventi che si sanno rispettare semplicemente per quel che sono data la propria natura. Un testo scritto per tutti anche se non nego che risulta più adatto nell’evidente linguaggio puerile. La lettura ne acquista sicuramente se fatta ad alta voce di fronte ad un pubblico ingenuo, infantile, riuscendo a dar corpo a sentimenti evidenti pieni di messaggi positivi che non si nascondono in dietrologie di alcun tipo.



“Potrei dire che Mix è il gatto di Max, oppure che Max è l’umano di Mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un’altra persona o di un animale, quindi diciamo che Max e mix, o Mix e Max, si vogliono bene”.                Luis Sepulveda.

Rizzosi.

Nessun commento:

Posta un commento