giovedì 26 aprile 2012

Brunori Senza Baffi-Tour Acustico @Teatro Metastasio - Prato.

-Atmosfere poetiche.
-Ironia.
-Dodici euro spesi meglio negli ultimi mesi.



Il teatro rispetto a tutti gli altri "luoghi" di spettacolo ha sempre avuto una valenza speciale. Non è un caso se nell'epoca dell'ipercondiviso web 2.0, il cinema ad effetti speciali 3D e la qualità del Blu-ray casalingo, le rappresentazioni teatrali resistono dai tempi dei greci fino ai giorni nostri. Anche la musica in teatro si spoglia della sua forza adrenalinica, tipica del rock, per vestirsi di suoni più corposi data la buona acustica di questi luoghi, atmosfere cariche di emozioni e sonorità più ricercate. Questo, ovviamente, quando viene organizzato un tour ad Hoc, come quello di Brunori, chiamato ironicamente "Senza Baffi".




Dario Brunori, meglio conosciuto con lo pseudonimo Brunori Sas è uscito alla ribalta di un certo pubblico curioso in poco tempo. Quasi totalmente ignorato dai network nazionali di radio e tv (anche quelle di "solo musica italianaaaaaaaaa!!!"), ha vinto il premio Tenco come prima opera con "Vol.1", pubblicato un secondo album "Vol.2 - Poveri Cristi e una colonna sonora del film "è nata una star" di Lucio Pellegrini con Luciana Littizzetto.




Al Metastasio di Prato l'italian dandy con occhiali (e a dire il vero anche i baffi!) arriva in un tour acustico con una formazione minore, solo nel numero di musicisti (un trio di fiati, viola, violino, mandolino, tastiere... una vera orchestra!) e un nuovo allestimento scenico. Le canzoni della premiata ditta Brunori Sas sembrano essere nate per l'acustica teatrale, alcune lievi e delicate come "il pugile" o "fra milione di stelle", altri i pezzi riarrangiati come il valzer "la mosca" e la non del tutto convincente "Rosa" (a cui manca la chitarra e il coro finale) e non mancano le nuove songs come "l'asino e il leone" e "amore con riseva" . Tra citazioni ironiche (Beverly Hills 90210 e "Non amarmi" di Aleandro Baldi) e omaggi (Lucio Dalla e Prince), il cantante calabrese è particolarmente in vena di chiacchere, battute con il pubblico... insomma diventa un cabarettista che non ti aspetti!


 


Tra qualche "dadada" di troppo (di cui il nostro Brunori abbonda) e un clima tra il poetico e l'ironico, con il finale di "Come stai" e "Guardia 82" il concerto è stato un tripudio di meritati applausi, degno del luogo che l'ospitava. Ora manca solo che il "grande" pubblico lo conosca, no?

MG.

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